La famiglia Peugeot è pronta ad aumentare la sua quota, mentre lo stato francese e la cinese Donfeng potrebbero cedere azioni
Il “matrimonio” tra FCA e PSA c’è stato, ma ora sono in corso gli inevitabili “assestamenti” a livello di azionariato, in particolare sul versante francese.
La famiglia Peugeot – tramite la holding Etablissements Peugeot Frères – si dice pronta ad aumentare la sua partecipazione nella nuova società. L’accordo di integrazione consente infatti agli eredi Peugeot di incrementare la partecipazione del capitale del 6,2%, acquisendo un ulteriore 2,5% solo dagli altri due azionisti rilevanti della PSA: la Bpifrance Participations, il veicolo titolare della quota in mano allo Stato, e la cinese Dongfeng Motors.
Attualmente lo stato francese, i Peugeot e la Dongfeng detengono ognuno il 12,2% dell’azionariato di PSA, che a seguito della fusione con FCA è sceso intorno al 6,2%.
Tra i possibili scenari c’è anche un’uscita dello stato francese, che nel 2014 è entrato nel capitale sociale PSA, e che potrebbe decidere di concentrare la sua presenza su Renault.
Anche la cinese Dongfeng potrebbe ridurre la sua quota azionaria a favore dei Peugeot, limitando quindi una presenza poco gradita sul versante americano.
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