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Freni FERODO tra i protagonisti del film Race of Glory

Tra i protagonisti di “Race for Glory – Audi vs Lancia”, sui grandi schermi dal 14 marzo e presentato in anteprima alla stampa a Roma alla presenza di attori, regista e produttori cinematografici, figurano – sebbene non citati nella locandina – molti componenti automotive d’eccellenza. Tra questi, con un ruolo fondamentale visto che si parla di rally, anche i freni Ferodo, quelli del marchio storico specializzato nel frenante, che può vantare oltre 100 anni d’esperienza e una presenza storica nel motorsport portata avanti con successo in diverse competizioni.

Lancia Martini Racing: una vittoria dell’ingegno italiano

Il film Race of Glory, consigliato a tutti gli amanti delle auto e delle grandi imprese, ripercorre la storia dello storico trionfo tra i costruttori del team Lancia Martini Racing, guidato da Cesare Fiorio e nettamente sfavorito nei confronti della potentissima “armata” Audi Sport, nel Campionato Mondiale Rally (WRC) del 1983, che si perfezionò nella tappa di Sanremo, ancora oggi un ricordo indelebile nella memoria di milioni di appassionati.

La mitica figura di Fiorio, tecnico, fine stratega e capace di portare al successo la sua squadra di piloti e tecnici puntando sulla passione, l’unità d’intenti e un impegno senza soste nella messa a punto delle vetture, non trascurando il minimo dettaglio, è interpretata alla perfezione da Riccardo Scamarcio, che è anche coproduttore e ha stretto un forte rapporto con lo stesso Fiorio prima e durante le riprese per fornire una versione dei fatti più realistica possibile, sia pure con qualche licenza poetica, come entrambi hanno rivelato nel corso della conferenza stampa dopo la proiezione.

Ingegno italiano

Grandi meriti vanno anche al regista Stefano Mordini e agli altri attori che si sono calati in pieno nel ruolo dei piloti in competizione, sia dei “buoni” targati Lancia sia dei “cattivi” avversari Audi: solo per citare due delle figure più significative, da Volker Bruch nei panni di Walter Röhrl a Gianmaria Martini (peraltro con passate esperienze in F1 nella vita reale, tanto da ricorrere allo stuntman solo nelle scene con incidenti) in quelli di Hannu Mikkola.

La morale di questa bella favola è che, grazie all’ingegno italiano, si possono sconfiggere con pochi mezzi (per ovviare in parte al problema Fiorio ha “inventato” le prime sponsorizzazioni nei rally) anche avversari sulla carta apparentemente invincibili. Audi, infatti, veniva da anni di vittorie, supportata da una tecnologia superiore che le consentiva di contare sulla trazione integrale a quattro ruote motrici, eccellenti sui terreni scivolosi, contro le sole due delle Lancia 037 Stratos in gara, all’epoca costruite ancora con standard meccanici puri e tradizionali. Ma il miracolo riuscì e Fiorio, sfruttando ogni “trucco” a disposizione, il 7 ottobre 1983 a Sanremo con due tappe d’anticipo fece trionfare l’ artigianato italiano tutto braccia e cuore contro le Audi Quattro approntate dai sofisticati e ipertecnologici rivali tedeschi.

Freni Ferodo: oltre un secolo dedicato alla sicurezza

In “Race for Glory – Audi vs Lancia” gli aspetti tecnici vengono enfatizzati e un ruolo di rilievo nella vittoria della Casa italiana l’ha sicuramente avuto il brand specializzato nel frenante Ferodo di DRiV Incorporated,
Gruppo aziendale di Tenneco, che rappresenta un punto di riferimento nella progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti automobilistici per clienti di primo equipaggiamento e aftermarket, operando anche tramite gli altri Gruppi aziendali Performance Solutions, Clean Air e Powertrain per fornire soluzioni tecnologiche innovative dedicate a veicoli leggeri, commerciali e industriali, fuoristrada, sport motoristici e
canali post vendita.

Nella brillante e ultracentenaria storia del marchio, il trionfo nel WRC 1983 delle Lancia 037 Stratos a due ruote motrici equipaggiate con pastiglie freno Ferodo rappresenta un capitolo importante, anche perché la Casa italiana non si aggiudicava il titolo dalla metà degli anni 70.

La dichiarazione di Massimiliano Milani, Direttore Esecutivo Prodotto, Pricing e Marketing per l’EMEA

“I prodotti Ferodo – ha dichiarato Massimiliano Milani, Direttore Esecutivo Prodotto, Pricing e Marketing per l’EMEA – sono progettati e realizzati per offrire prestazioni, controllo e sicurezza senza precedenti anche nelle condizioni operative più difficili. È motivo di grande orgoglio per tutti noi che Ferodo abbia aiutato la Lancia a vincere un campionato che è ancora così ampiamente ricordato più di 40 anni dopo”.

Ferodo e il motorsport

Ancora oggi come negli anni 80, nel motorsport l’influenza del marchio Ferodo rimane forte sia a livello professionistico che amatoriale. In particolare, tra i team leader sono proprio le pastiglie Ferodo la scelta in un’ampia gamma di competizioni, tra quelle più recenti il FIA World Endurance Championship (WEC), in cui Ferodo figura quale partner tecnico del noto team Akkodis ASP, che schiera due vetture ufficiali Lexus RC F nella categoria WEC LMGT3.

Alcune pietre miliari della storia di Ferodo

  • Il marchio nel 1922 fu il primo fornitore delle ganasce in primo equipaggiamento per un’auto prodotta in serie, la
    Austin 7.
  • Nel 1956 introdusse la prima pastiglia per freni a disco sempre su un veicolo prodotto in serie, la Triumph TR3
  • Le tecnologie di frenata Ferodo sono oggi scelte da molte delle più grandi Case automobilistiche, così come da professionisti dell’assistenza e della riparazione dei veicoli in ogni continente.

Destinati sia ai clienti OE sia all’aftermarket, i prodotti Ferodo sono sviluppati e prodotti all’interno di una rete globale di centri tecnologici e produttivi dislocati in tutto il mondo che dispongono di macchinari e processi avanzati.

Riprese mozzafiato come la storica impresa

Il realismo permea l’intero film, a partire dalle riprese, senza alcun effetto digitale. Lo spettatore rimane senza fiato, con inquadrature quasi da documentario che fanno spesso vivere le scene dal punto di vista del pilota, senza
tralasciare le ambientazioni spettacolari delle competizioni. Tutto è girato sui circuiti veri dei rally: contesti cittadini ed extraurbani tra pianure, colline e montagne fino ai deserti, con muri di appassionati acclamanti ai lati del percorso pronti a rischiare la vita come i loro idoli al volante pur di poterli ammirare da vicino.

Velocità, adrenalina ed emozioni personali vissute come si vivevano negli anni 80 non mancano, così come spunti tecnici interessanti per chiunque si interessi di automotive. Ma al di là della riuscita del film, confermiamo che di sicuro non ci si annoia, va apprezzata la ricostruzione cinematografica di un’impresa epica per l’Italia sportiva: basti pensare che il 1983 fu l’ultimo anno nella storia dei rally che vide auto a due ruote motrici salire sul primo gradino del podio del Campionato costruttori.