Salvo colpi di scena dal 1 gennaio scatta l'obbligo della fattura elettronica e della trasmissione telematica. Ecco un'anticipazione di un articolo che pubblicheremo sul prossimo Numero con un po' di consigli...
Dal 1° gennaio 2019 i titolari di Patita Iva devono emettere esclusivamente fatture elettroniche sia nei rapporti commerciali verso altre Partite Iva sia nei confronti dei consumatori finali. L’obbligo è stato introdotto dalla Legge di bilancio dello scorso anno, art. 1 comma 909, Legge 205/2017). La fattura elettronica (B2B e B2C) dovrà essere emessa nel formato XML, dovrà essere trasmessa e ricevuta tramite il sistema d’interscambio (SdI) gestito dall’Agenzia delle Entrate ed essere conservata elettronicamente.
Chi è esonerato?
Sono esonerati dall’obbligo di emissione le imprese e i lavoratori autonomi che si trovano nel regime di vantaggio (regolato dall’articolo 27, commi 1 e 2 del Dl 98/2011, convertito nella Legge 111/2011) e quelli che applicano il regime forfetario (art 1, commi da 54 a 89 della Legge 190/2014), tra cui i piccoli produttori agricoli con volume d’affari non superiore a 7 mila euro (art. 34, comma 6, Dpr n 633/1972).
Cos’è la fattura elettronica e che differenze ci sono con la fattura di carta?
La fattura elettronica si differenzia da una fattura cartacea, in generale, solo per due aspetti:
1) va necessariamente redatta utilizzando un pc, un tablet o uno smartphone
2) deve essere trasmessa elettronicamente al cliente tramite il c.d. Sistema di Interscambio (SdI). Il SdI è una sorta di “postino” che svolge i seguenti compiti: verifica se la fattura contiene almeno i dati obbligatori ai fini fiscali (art. 21 ovvero 21-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633) nonché l’indirizzo telematico (c.d. “codice destinatario” ovvero indirizzo PEC) al quale il cliente desidera che venga recapitata la fattura. Controlla che la partita Iva del fornitore (c.d. cedente/prestatore) e la partita Iva ovvero il Codice Fiscale del cliente (c.d. cessionario/committente) siano esistenti. In caso di esito positivo dei controlli precedenti, il Sistema di Interscambio consegna in modo sicuro la fattura al destinatario comunicando, con una “ricevuta di recapito”, a chi ha trasmesso la fattura la data e l’ora di consegna del documento. In definitiva, quindi, i dati obbligatori da riportare nella fattura elettronica sono gli stessi che si riportavano nelle fatture cartacee oltre all’indirizzo telematico dove il cliente vuole che venga consegnata la fattura.
Come si predispone una fattura elettronica?
Per compilare una fattura elettronica è necessario disporre di: un PC ovvero di un tablet o uno smartphone e di un programma (software) che consenta la compilazione del file della fattura nel formato XML previsto dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione gratuitamente 3 tipi di programmi per predisporre le fatture elettroniche: una procedura web, utilizzabile accedendo al portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia (per l’uso di tale procedura occorre disporre di una connessione in rete). Un software scaricabile su PC (tale procedura può essere utilizzata anche senza essere connessi in rete). Un’App per tablet e smartphone, denominata Fatturae, scaricabile dagli store Android o Apple (per l’uso di tale procedura occorre disporre di una connessione in rete). Tali procedure sono rivolte soprattutto agli operatori che emettono un numero contenuto di fatture e sono soliti predisporle con gli usuali programmi di videoscrittura ovvero su modelli prestampati di carta. In alternativa, è possibile utilizzare software privati individuabili in internet (soprattutto quelli rilasciati dagli stessi produttori dei software gestionali utilizzati dagli operatori per predisporre e registrare in contabilità le fatture).
Come si invia una fattura elettronica al cliente?
Le fatture elettroniche vanno sempre inviate ai propri clienti attraverso il SdI (Sistema di Interscambio), altrimenti sono considerate non emesse. Per trasmettere al SdI il file XML della fattura elettronica ci sono diverse modalità: 1) si può utilizzare un servizio online presente nel portale “Fatture e Corrispettivi” che consente l’upload del file XML preventivamente predisposto e salvato sul proprio PC. 2) Si può utilizzare la procedura web ovvero l’App Fatturae messe a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate. 3)Si può utilizzare una PEC (Posta Elettronica Certificata), inviando il file della fattura come allegato del messaggio di PEC all’indirizzo [email protected]. 4) si può utilizzare un canale telematico (FTP o Web Service) preventivamente attivato con il SdI.
Dove è già operativa
Italia: obbligatoria dal 2019
Francia: parzialmente obbligatoria
Germania: nessun obbligo
Spagna: obbligatoria
Portogallo: nessun obbligo
Svizzera: Obbligatoria
Austria: Obbligatoria
Norvegia: parzialmente obbligatoria
Svezia: parzialmente obbligatoria
Finlandia: obbligatoria
Danimarca: obbligatori
Belgio: parzialmente obbligatoria
Olanda: obbligatoria
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere