ll fatturato mondiale dell’aftermarket automobilistico è passato dai 286 miliardi di euro del 2001 ai 718 miliardi stimati per il 2015
Negli ultimi 15 anni il fatturato mondiale dell’aftermarket automobilistico è cresciuto ben del 151%, passando dai 286 miliardi di euro del 2001 ai 718 miliardi stimati per il 2015. Questi dati derivano da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec sullo base di uno studio effettuato da Arthur D. Little, società di ricerca specializzata nel settore automobilistico.
Dallo studio emergono i dati relativi all’andamento dell’aftermarket automobilistico nei principali mercati mondiali. In particolare, nel periodo 2001-2015, la crescita è stata più elevata nei mercati automobilistici emergenti: Medio Oriente (300,0%), Asia (273,7%) e Sud America (230,5%).
Lo sviluppo dell’aftermarket automobilistico ha riguardato però anche i mercati maturi: in primis l’Europa (156,4%), seguita poi dal Giappone (135,5%) e dal Nord America (97,4%).
Lo studio di Arthur D. Little evidenzia poi anche le stime sul fatturato 2015 dei principali mercati dell’aftermarket. Al primo posto si colloca il Nord America (227 miliardi di euro). Seguono, nell’ordine, l’Europa con 200 miliardi di euro, il Sud America (119), il Giappone (73), l’Asia (71) e il Medio Oriente (28).
Secondo l’Osservatorio Autopromotec, vi sono vari fattori alla base della crescita nei principali mercati dell’aftermarket automobilistico. In ordine generale, il primo fattore da considerare è l’aumento del parco auto mondiale. A ciò si aggiunge che il rallentamento degli acquisti di auto nei mercati più maturi (che si è registrato a partire dal 2008) ha avuto la conseguenza di allungare il ciclo medio di vita delle autovetture. Con un maggior numero di auto vecchie in circolazione si rendono sempre più necessarie attività di assistenza e manutenzione e in questo modo si creano, di conseguenza, nuove e ulteriori opportunità per i servizi del mercato dell’autoriparazione.
La crescita complessiva del settore dell’aftermarket automobilistico è guidata, però, anche dal rapido sviluppo dei mercati emergenti, dove l’incremento del parco circolante negli ultimi anni sta favorendo lo sviluppo dei servizi di post vendita.
Al di là di questi aspetti, spiega l’Osservatorio Autopromotec, l’aftermarket si conferma un settore altamente competitivo e dalla natura anticiclica rispetto ai mutevoli andamenti dell’economia e del mercato automobilistico nel suo complesso. Inoltre, il settore potrebbe cogliere nuove opportunità di crescita anche in conseguenza della forte evoluzione delle tecnologie automobilistiche. Il mondo dell’auto, infatti, sta vivendo una fase di importanti cambiamenti tecnologici. Ne sono un esempio alcuni fenomeni emergenti, come le “connected cars”, i continui passi avanti fatti nel comparto delle nuove motorizzazioni (elettriche, ibride, etc.) e nel settore della diagnostica. Questi cambiamenti stanno indubbiamente costituendo una vera e propria rivoluzione nel mondo automotive. Ciò comporta, di conseguenza, continue sfide di adeguamento anche per il settore dell’aftermarket automobilistico, sia nelle attività di officina che nella produzione di attrezzature per l’autoriparazione sempre più tecnologicamente avanzate.
Un momento importante per fare il punto sull’evoluzione tecnologica del settore dell’autoriparazione è Autopromotec, la più specializzata rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico che si svolge ogni due anni nel quartiere fieristico di Bologna.
L’ultima edizione si è svolta quest’anno, ma già cominciano le attività degli organizzatori per l’appuntamento del 2017 che sarà particolarmente interessante anche perché le novità radicali in cantiere per il mondo dell’auto sono veramente molte: dal crescente impegno in soluzioni a basso impatto ambientale alla guida autonoma, dalle nuove soluzioni per utilizzare le autovetture (car sharing, car pooling, etc.) agli scenari affascinanti delle smart city.
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