Attualità

Evento LKQ “I AM Woman in the Aftermarket”

Dalla Certificazione alla sfida dell’Osservatorio IAM sulla Parità di Genere

In LKQ l’equità di genere e l’inclusione sono valori fondamentali e sono parte integrante della strategia globale di sostenibilità. Crediamo fermamente che abbracciare la diversità e riconoscere il valore unico di ogni individuo non sia solo la cosa giusta da fare, ma sia anche un vantaggio strategico.
Per LKQ, e per qualsiasi organizzazione lungimirante, questo approccio favorisce il progresso, l’innovazione e la crescita a lungo termine”.

Con queste parole, il CEO Antoine Maccioni ha salutato virtualmente il pubblico presente nell’Auditorium dell’headquarters di LKQ RHIAG a Pero (MI) per partecipare a “I AM Woman – in the Aftermarket”, un evento nato per condividere con il mercato un importante traguardo -l’ottenimento della Certificazione per la Parità di Genere UNI/Pdr 125/2022- e che, prendendo forma, è diventato un’occasione per incontrarsi e confrontarsi su gender equity e inclusività nel settore IAM.

Il titolo dell’evento prende ispirazione proprio dall’acronimo IAM – Independent AfterMarket, oltre che dalla canzone manifesto del movimento femminista negli anni ’70 “I am woman” di Helen Reddy.

La mattinata di lavori, condotta da Federica Bertoldi, Communications Director LKQ RHIAG, ha preso il via con un ospite speciale: il Managing Director di Sumo Publishing, Luca Zucconi, in veste di delegato del Pink Motor Day, l’evento dedicato alle donne nell’automotive giunto alla quarta edizione e fonte di ispirazione per LKQ RHIAG. Nel suo intervento, Luca ha raccontato come ha visto evolvere il mondo dell’auto e, più in generale della mobilità, in questi anni e come, nonostante tutto, pregiudizi e stereotipi continuino a resistere. Ha chiuso il suo intervento sottolineando la necessità di cambiare prospettiva per rendere la nostra industry più attrattiva nei confronti delle donne.

La parola è poi passata ai Manager dell’azienda. Il CFO Massimiliano Laudi ha rimarcato quanto in LKQ a guidare sia il merito, a prescindere da tutto, e come la Certificazione abbia dato nuovo impulso alle politiche di parità e inclusività, aiutando a promuovere e migliorare pratiche che già facevano parte della sensibilità aziendale. Ha poi sottolineato come la diversità sia un elemento chiave nel portare nuovi punti di vista e nel creare innovazione.

A seguire, Monica Forni, HR Director è entrata nel merito dei criteri e delle aree di intervento esaminate per arrivare all’ottenimento della Certificazione, fornendo esempi e dati interessanti e spiegando come l’azienda fosse già pronta da diverso tempo, nel momento in cui ha intrapreso il percorso che ha portato alla Certificazione, a compiere questo importante passo.

Il Direttore Commerciale Marzia Castellani ha poi portato un esempio virtuoso in tema empowerment femminile del Gruppo LKQ a livello Europa. LKQ Women’s Network, di cui è presidente, nasce per supportare lo sviluppo delle donne in tutti i dipartimenti e ruoli delle aziende del Gruppo, ma non solo. Come network ha l’obiettivo di fare rete. Una rete che nasce all’interno dell’azienda, per cambiare la cultura, ma che guarda anche all’esterno, a un settore che ancora troppo spesso è visto come un mondo per soli uomini. “Vogliamo portare più donne in questo settore – che è dinamico, pieno di sfide e opportunità” ha dichiarato Castellani. “E vogliamo dimostrare che le donne non solo possono stare in questo settore, ma possono arricchirlo con nuove visioni, competenze e sensibilità”.

Un tema che è stato rinforzato dalla successiva tavola rotonda, moderata da Federica Bertoldi, e che ha visto confrontarsi Sabrina Vianini, Co-titolare dell’officina e carrozzeria MPV, Roberta Caselli, imprenditrice nel mondo dei ricambi e titolare ICMA Group, Elizabeth Garcia Lopez, Head of FP&A Commercial Finance and Business Integration di LKQ RHIAG e, in collegamento, la pilota di rally Chiara Lombardi.

Una chiacchierata che ha messo in luce come già esistano donne talentuose che ricoprono con successo ruoli tradizionalmente percepiti come più maschili.

Dopo aver parlato di certificazione come guida per trasformare le aziende in luoghi più inclusivi, di cultura, di talento e di empowerement, a tirare le fila è arrivata Ulrike Sauerwald, Responsabile Centro Studi di Valore D, con numeri e dati interessanti sulle donne nel nostro Paese.
Durante il suo intervento, è stato lanciato il progetto comune di LKQ RHIAG e Valore D, ovvero l’“Osservatorio verticale IAM Parità di Genere e Inclusione” basato sull’Inclusion Impact Index, uno strumento digitale innovativo per la misurazione di diversità e inclusione in azienda.

Partendo dall’assunto che il nostro settore abbia la necessità di rendersi più attrattivo nei confronti delle nuove generazioni e delle giovani donne per creare un vivaio di futuri professionisti dell’Aftermarket, la sfida che LKQ RHIAG ha lanciato a tutto il segmento IAM è di partecipare all’Osservatorio per avere una fotografia verticale dell’approccio DEI (Diversità, Equità e Inclusione) all’interno del nostro settore.

“Come azienda, abbiamo la grande ambizione di portare una cultura della parità e dell’inclusività nell’aftermarket italiano per rendere più attrattivo il settore” ha commentato Federica Bertoldi.

A chiudere il convegno, Elisabetta Cozzi, fondatrice del Museo F.lli Cozzi di Legnano, ha raccontato con entusiasmo il bellissimo progetto della mostra fotografica itinerante (esposta ora in Auditorium LKQ RHIAG) “Donne e Motori, gioie e basta” che ritrae donne che si sono distinte in ambito istituzionale, professionale, personale, sociale e culturale, con l’obiettivo di scardinare gli stereotipi e di promuovere una comunicazione etica e rispettosa.

Per accedere all’Osservatorio basta cliccare qui https://inclusionimpactindexplus.valored.it/landing