Il Sistri, il sistema di controllo sulla tracciabilità dei rifiuti, slitta al 2015. Sarebbe dovuto partire il 3 marzo, ma le difficoltà procedurali che comporta lo hanno sommerso di proteste
E’ ufficiale. Il Sistri, il sistema di controllo sulla tracciabilità dei rifiuti, slitta al 2015. Il Sistri, che sarebbe dovuto entrare in vigore a luglio 2010, è stato quindi nuovamente prorogato: si tratta ormai del nono slittamento consecutivo. Il decreto legge n.150/2013, in cui è contenuta la richiesta di rinvio del Sistri, ha ottenuto il via libera dalla camera dei deputati. Era stata la stessa Commissione Ambiente a chiedere negli scorsi giorni la proroga del Sistri, che sarebbe dovuto partire il 3 marzo, al 1 gennaio 2015. “Il Sistri ad oggi non è ancora entrato pienamente in funzione e rischia di essere un insostenibile appesantimento burocratico e un sovraccarico organizzativo soprattutto per le piccole imprese, diversamente da quanto realizzato in altri paesi europei”, ha detto Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera
Anche CNA ha spinto molto perchè il Sistri venisse prorogato, e già nei mesi scorsi aveva evidenziato tutti i punti critici del Sistri e il caos che avrebbe generato.
“E’ stata costruita una gigantesca e costosissima macchina digitale, un Grande Fratello che ti segue e controlla passo passo e che ha il difetto di funzionare malissimo” aveva dichiarato il Segretario Generale della Cna Sergio Silvestrini
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