Presentata oggi a Milano, per la Milano Digital Week 2019, la seconda edizione dello studio “Smart City Strategy Index” di Roland Berger: le best practice da adottare come modello per lo sviluppo futuro delle città “intelligenti”
Nell’ambito degli eventi organizzati per la Milano Digital Week 2019, la grande manifestazione dedicata all’innovazione digitale promossa dal Comune di Milano – Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici- e realizzata da Cariplo Factory, IAB Italia Interactive Advertising Bureau e Hublab, Roland Berger ha presentato la seconda edizione dello studio “Smart City Strategy Index”.
Quante e quali sono le smart cities più virtuose al mondo? Come applicano questo talento? Qual è il loro valore esemplare per rendere anche le nostre città – sopra tutte, Milano – altrettanto intelligenti, innovative e performati? A queste domande risponde lo studio della società di ricerca tedesca, che ha individuato 153 città con una chiara strategia sul fronte dell’innovazione urbana intelligente. Un numero quasi raddoppiato negli ultimi 2 anni (erano 87 nel 2017) anche se le eccellenze sono ancora poche, solo il 10%, e non c’è nessuna città italiana.
L’Europa fa la sua figura: sul podio delle metropoli più smart si trovano al primo posto Vienna e al secondo Londra. Terza qualificata la cittadina canadese St. Albert. Ma nonostante le ottime performance delle due capitali europee, siamo ancora indietro. Il resto della top 15 delle città smart è infatti dominato dal mondo asiatico: Singapore (al quarto posto), Shanghai, Chongqing, Shenzhen, Dalian, Seoul, Guangzhou, Davanagere.
Lo studio, presentato da Andrea Marinoni e Lorenzo Chiofalo, rispettivamente senior partner e partner di Roland Berger, ha avuto l’obiettivo di individuare le best practice da adottare come modello per lo sviluppo futuro in chiave smart city. Avere una strategia è solo il primo passo, ma è l’implementazione che conta davvero.
A giocare un ruolo decisivo per essere delle smart cities, anche, naturalmente, la smart mobility: intelligente, a consumi e costi ridotti, quindi elettrica e condivisa, ma soprattutto elemento integrato in un ecosistema che vede un equilibrio tra offerta di servizi, infrastrutture, consapevolezza ambientale e coinvolgimento dei cittadini.
A concludere l’appuntamento, l’intervento di Renato Galliano della Direzione Economia Urbana e Lavoro del Comune di Milano che ha riassunto l’impegno della PA nel definire un percorso progettuale orientato a fare della metropoli una protagonista intelligente del futuro.
Tra le numerose attività, il progetto “Sharing cities” sviluppato in collaborazione con le città di Lisbona e Londra, che vede la creazione di un quartiere smart nella periferia sud di Milano e prevede tecnologie smart a livello ambientale, energetico e di mobilità,
rientrando nei finanziamenti sostenuti dal programma europeo Horizon 2020 Lighthouse (2016-2020).
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