Dal 2015 i centri revisione dovranno adeguarsi al nuovo protocollo MCTC NET2, dotandosi di nuovo software e di telecamera per prevenire le revisioni "facili"
Dal 2015 scatta la rivoluzione della revisione: i centri revisione dovranno infatti ripettare il nuovo protocollo di comunicazione MCTC NET2.
Come riporta il portale sicurauto.it, l’introduzione del nuovo protocollo di comunicazione NET2 tra i computer delle officine di revisione e il Centro di elaborazione dati della Motorizzazione servirà a prevenire il fenomeno dilagante delle finte revisioni, abolendo il registro cartaceo delle officine e stabilendo una procedura basata sull’elaborazione di rapporti di prova con file non “taroccabili”.
Il nuovo adeguamento normativo sulle revisioni periodiche prevede che entro il 31 dicembre 2014 le officine devono dotarsi del nuovo software anticontraffazione su PCP (PC Prenotazione) e PCS (PC Stazione, quello collegato alle apparecchiature).
Le attrezzature delle officine dovranno essere aggiornate con il software in grado di dialogare con il nuovo protocollo. Fino al 31 ottobre 2015 i centri di revisione potranno continuare ad utilizzare le attrezzature omologate con il protocollo NET1, che hanno superato la prova metrica annuale, abbinate al software su PCP e PCS del protocollo NET2. Quando il protocollo di revisione NET2 sarà a regime non sarà più possibile aprire e modificare i file report con estensione “.rev” o falsare le prove senza essere scoperti.
Stop alle falsificazioni
Con il vecchio sistema NET1 i rapporti di prova potevano infatti essere modificati con estrema facilità se non addirittura generati totalmente da programmi senza che l’auto entrasse in officina. Era inoltre possibile eludere il sistema “alterando” , tramite noti trucchetti, i valori effettivamente riscontrati sul banco prova, così da farli rientrare nei parametri corretti.
Ora tutto ciò non sarà più possibile. Con il nuovo sistema si potranno effettuare dei controlli campione delle officine in tempo reale anche da remoto, grazie alla telecamera e al controllo dei tempi di esecuzione delle prove. In tutti o centri di revisione sarà installata una fotocamera con riconoscimento della targa (da cui si risale in modo automatico anche alle caratteristiche del veicolo) che scatta una foto all’auto quando viene registrata la massima intensità all’asse posteriore durante il test di frenata, come evidenza inconfutabile della prova. Il software scandisce inoltre i tempi con cui le prove devono essere eseguite e attribuisce una penalità di 2 minuti se una prova è stata troppo rapida. I file contenente il report della revisione generato dal software poi viene protetto, lasciando una traccia evidente di eventuali errori o contaminazioni da parte dell’operatore addetto all’esecuzione delle prove.
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