La convention online E@Forum 2021 di Point S ha coinvolto i 158 Point S d’Italia e numerosi ospiti. Una delle tematiche al centro dell’evento il multiservizio, diventato diventato prioritario per i gommisti per offrire servizi a 360 gradi
La pandemia non ha fermato il network di gommisti Point S, che è riuscito a organizzare la propria convention online sperimentando il nuovo formato E@Forum 2021. Un’innovativa piattaforma online ha ospitato, dal 22 febbraio all’8 marzo, contenuti digitali, attività, live con importanti ospiti che i 158 Point S italiani hanno potuto seguire collegati comodamente da casa. Presente nella piattaforma anche un e-marketplace con più di 25 stand virtuali di importanti fornitori partner, dai pneumatici ai ricambi, dai cerchi alle attrezzature, con possibilità di accedere a video, foto prodotto, condizioni commerciali e offerte. Particolare interesse hanno suscitato anche i live, trasmissioni televisive che hanno visto alternarsi sul palco numerose personalità del settore. Molti i temi affrontati nelle 4 puntate, tra cui l’importanza dei programmi di formazione dei giovani e l’evoluzione multiservice di una categoria, quella dei gommisti, che è in rapido sviluppo. A confrontarsi su questo tema Maria Ranieri, Direttrice della Divisione Automotive di DBInformation, Lidia Komjanc, Amministratrice Delegata di Point S e Luca Baraldi, titolare di Baraldi Gomme e membro del Consiglio Direttivo di Point S
EVOLUZIONE MULTISERVICE DEI GOMMISTI
La direzione è segnata e sono ormai sempre di più le attività di autoriparazione che hanno ampliato l’offerta di servizi riparativi, operando in un’ottica di multiservizio. La pandemia in corso sta accelerando questo processo: per l’automobilista trovare tutto nello stesso posto è infatti sempre di più un plus. Ma anche la rapidissima evoluzione tecnologica dell’automobile richiede sempre più spesso un approccio a 360 gradi. “La pandemia che ha spiazzato l’economia mondiale sta avendo impatti che ancora non possiamo prevedere nel contesto sociale, ma questi impatti sono piuttosto chiari nelle abitudini di acquisto dei consumatori che, soprattutto nell’ambito della mobilità, sono molto cambiate – ha detto Maria Ranieri – Come emerge nelle analisi di esperti, l’emergenza sanitaria ha accelerato quelli che erano trend già conclamati, come la diffusione dell’elettrico-ibrido, la digitalizzazione e la telematica, gli ADAS e la connettività. Il mondo della riparazione, ovviamente, riflette queste dinamiche: bisogna essere preparati a intervenire sui veicoli elettrificati, effettuare diagnosi, ricalibrare gli ADAS, conoscere le tecnologie più avanzate”. I cambiamenti impattano ovviamente anche lato consumatori, dove emergono con forza alcuni trend dominanti. “Prezzo e qualità del lavoro sono attese di base, non più motivi di selezione: in sostanza, i clienti se le aspettano – sottolinea Maria Ranieri – La tendenza dell’automobilista è quella di fare sempre più ingressi presso lo stesso canale e l’offerta di una gamma di servizi più ampia è diventata il fattore condizionante nella scelta, quello che fa la differenza. Trovare tutto, velocemente, in un unico punto, soddisfa la domanda del consumatore, che può così risparmiare tempo e ottimizzare i propri spostamenti. Decisivo è anche l’utilizzo ormai quasi esclusivo dell’online per informarsi, fare acquisti e prenotazioni: una pratica diventata una necessità a causa della pandemia”.
PIÙ SERVIZI, PIÙ OPPORTUNITÀ
Per l’autoriparatore ampliare l’offerta dei propri servizi diventa fondamentale, non solo per rispondere alle esigenze del cliente ma per trasformarli in concrete opportunità di business. Inserire servizi di cambio gomme, meccanica, carrozzeria, servizi carro attrezzi, l’officina mobile e per i più evoluti anche noleggio a breve-medio e lungo termine o servizi legali e assicurativi può realmente portare ad un salto di qualità. “Questo implica investimenti in attrezzature e personale specializzato, ma garantisce anche la possibilità di allargare la propria clientela e soprattutto diventare il riferimento a 360 gradi per quella già acquisita”, spiega Maria Ranieri. In questo percorso, non certo semplice, i network come Point S possono dare un supporto fondamentale, aiutando il riparatore a percepire i trend in atto e stimolandolo ad adeguare le strutture e ad agganciare nuove opportunità. “Credo che tutti questi aspetti, insieme, ci portino nella stessa direzione, quella dell’attività multiservice o ancora meglio verso i centri dedicati alla mobilità in grado di offrire servizi e risposte a 360 gradi ad un consumatore sempre più esigente”, conclude Maria Ranieri.
La testimonianza di Luca Baraldi, titolare di Baraldi Gomme
La parola è poi passata a Luca Baraldi, titolare di Baraldi Gomme di Mantova e membro del Consiglio Direttivo di Point S Italia con focus workshop e multiservice, che ha raccontato il suo percorso verso il multiservizio e le motivazioni che l’hanno spinto, in questi ultimi anni, a trasformare la propria attività. “Tutto parte dalla condivisione, che nasce quando fai parte di una rete che mette al centro le nostre aziende, fatte di tanti imprenditori che hanno tante idee che possono essere realizzate grazie a Point S”. Baraldi Gomme è un’azienda che l’anno prossimo festeggerà i 60 anni, arrivata alla terza generazione. Cinque anni fa, poco prima di entrare in Point S, l’azienda si è posta l’obiettivo di diversificare il proprio business. “Abbiamo deciso di mettere al centro di tutto il cliente, offrendogli un servizio completo. Ed è così che negli ultimi anni abbiamo inserito il centro revisioni, la calibrazione degli ADAS, il noleggio. Multiservice, per me, significa specializzazione in tutto quello che fai, ma per arrivare a questo occorre il supporto di un network che ti aiuti a compiere questi passi”, afferma Luca Baraldi. A spingere l’azienda verso il multiservizio sono state anche considerazioni di carattere economico. “La redditività è certamente un aspetto fondamentale, visto che tutte le imprese della riparazione hanno dovuto fare fronte negli ultimi 10 anni a cali di redditività, che è stato necessario compensare investendo risorse e diversificando il servizio offerto. Essere supportati da una struttura che opera a livello mondiale come Point S è certamente un vantaggio: si possono infatti prendere a modello esperienze che hanno avuto successo anche in altri Paesi, seguendo quindi una strada già segnata”. Anche l’Amministratrice Delegata di Point S Lidia Komjanc ha ribadito il ruolo fondamentale degli imprenditori all’interno del network.“Viviamo in un mondo in cui le trasformazioni tecnologiche hanno una velocità enorme, ma al centro di qualsiasi cambiamento rimane la figura fondamentale dell’imprenditore. Le tecnologie, infatti, non si gestiscono da sole, ma è l’imprenditore che deve prendere le decisioni e attuare i cambiamenti, guardando al futuro in un’ottica multiservice che gli permetta di competere sul mercato e avere così una migliore redditività”.
L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE
Tra i progetti su cui Point S ha sempre puntato c’è “Quality Pro”, il progetto di formazione di DBInformatione che vede la collaborazione con gli istituti professionali salesiani che preparano gli autoriparatori del domani. “Siamo stati coinvolti già dal 2018 e abbiamo subito accettato perché crediamo fortemente nell’importanza del legame tra lavoro e scuola – ha detto Komjanc – Abbiamo scelto una figura di formatore con una particolare attitudine verso i giovani, ed è stata fatta una formazione specifica sui pneumatici in tutti i 27 istituti, che ha avuto un ottimo riscontro”. Maria Ranieri ha aggiunto: “Questo progetto etico, che vede al centro la formazione e il futuro di ragazzi che vogliono diventare meccanici e carrozzieri, è stato condiviso e supportato negli anni da importanti aziende del nostro settore. E tra i partner del progetto c’è, dal 2018, anche Point S, un riferimento esclusivo per il settore pneumatici, che ha portato la propria grande competenza direttamente nelle aule degli istituti professionali salesiani in tutta Italia. E devo sottolineare che il contributo autorevole di Point S nelle lezioni dedicate al mondo delle gomme e ai servizi connessi è stato davvero molto apprezzato sia dalle scuole che da tutti i ragazzi”.
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