Una squadra truck rafforzata da due nuovi ingressi, un orizzonte pluriennale e alcuni progetti tendenti a rafforzare il Gruppo tratteggiano positivamente il 2021 del Consorzio PDA
L’espressione latina nomen omen, “il destino nel nome”, bene si adatta al Consorzio PDA, il cui acronimo sta per Progetto Distribuzione Automotive: infatti la progettualità certo non manca all’importante realtà della distribuzione ricambi indipendente che, dopo un anno pandemico superato non solo senza danni ma con il segno più, guarda al 2021 mettendo in cantiere progetti in grado di creare le condizioni per nuovi scenari di sviluppo per il futuro del Gruppo. Il nuovo anno è stato infatti salutato in PDA dall’ingresso di otto nuovi soci auto e due nuovi operatori del truck che, insieme, portano il Consorzio a 40 soci.
“Nonostante quello appena trascorso sia stato un anno segnato da una pandemia tragica e ancora in corso, sul truck non abbiamo risentito dell’effetto Covid-19 tranne nei mesi di lockdown, durante i quali tutti i nostri operatori sono stati aperti e in qualche caso abbiamo registrato delle minime flessioni che però sono state ampiamente recuperate nei mesi successivi – afferma Claudio Santin, Direttore del Consorzio PDA e autorevole figura del settore – L’aftermarket truck ci ha dato molta soddisfazione, più di quella dell’auto dove però le condizioni dovute allo scenario pandemico sono state differenti: i camion, infatti, hanno continuato a stare su strada anche durante i mesi di lockdown, mentre le auto sono rimaste ferme, oltre ad essere cambiate le abitudini della popolazione con un forte ricorso al lavoro agile e le continue chiusure che certamente non hanno favorito la mobilità privata”.
Tradotta in cifra d’affari questa soddisfazione vuole dire che il Consorzio PDA nel 2020, a parità di perimetro, ha fatto registrare un dato pari a 18 milioni di euro di fatturato rispetto ai 12 milioni di euro del 2019. E allora vediamo chi sono questi nove “alfieri” del truck che formano la squadra ai blocchi di partenza di un 2021 che pure si prospetta “senza battute di arresto”, come aggiunge Santin: A.I.R. Auto Industriale Ricambi, Corim, DDR Group, Dibenedetto, Dierre Dimensione Ricambi, Il Freno, Iparts, Sciarrone Ricambi, Siak Solution. Il Direttore del Consorzio attribuisce questo risultato al fatto che siano tutte aziende di primaria importanza, che conoscono bene il settore e sono a loro volta riconosciute e apprezzate dal mercato: “Per quanto riguarda, poi, i rapporti all’interno di PDA la trasparenza, la voglia di costruire e di crescere è il carburante che consente le buone performance del Gruppo – dice ancora Claudio Santin – Intendiamoci, ogni azienda ha la sua identità, visione del mercato e strategia commerciale e non sempre quello che va bene al Sud funziona al Nord e viceversa, ma come sempre accade sono le persone a fare la differenza e da noi ci si parla e ci si aiuta, utilizzando il buonsenso”. Insomma, un meccanismo che funziona e vede a Torino, sede del Consorzio PDA, un team che oltre al Direttore conta su Giuliana Cason, amministrazione, e dal 2020 sulla presenza di una nuova risorsa, Aurora Fabi, Responsabile marketing, una professionista che interpreta il suo ruolo molto sul campo, mantenendo uno stretto contatto con i soci e il mercato. Il team, proprio grazie alla progettualità, sta preparando nuove iniziative per il biennio 2021-2022: “In PDA crediamo molto alla pianificazione e stiamo sviluppando una razionalizzazione del panel dei fornitori, individuando quelli più strategici con i quali sia possibile dare corso a un piano almeno triennale di crescita – spiega Santin – Inoltre, stiamo curando un altro progetto per individuare seconde linee di prodotto”. Si tratta di una vera e propria operazione di scouting di produttori italiani ed europei di qualità ma ancora poco presenti sul mercato. “Attraverso accordi commerciali pluriennali con queste aziende – spiega Aurora Fabi – si ottiene un doppio risultato: una più vasta gamma di prodotti per i nostri associati e una distribuzione capillare ed efficace per queste nuove aziende”. Altro ancora bolle in pentola in casa PDA su cui però stretto è il riserbo, il Direttore Santin vede comunque il 2021 del Consorzio ancora positivo: “Le cose nel truck vanno decisamente bene e ci aspettiamo quest’anno una crescita, sempre a parità di perimetro, pari a un +10% rispetto allo scorso anno”.
Le aziende del Consorzio, che abbiamo intervistato ponendo tre domande – Dinamica dell’azienda nell’anno della pandemia da Covid-19; Prospettive e progetti del 2021; Plus offerti dal Consorzio PDA – confermano questo ottimismo e la voglia di investire nel futuro.
Qui sotto sono scaricabili le interviste integrali alle aziende
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