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Con il DL agosto cambia l’Ecobonus: il parere di Unrae

Nel mese di agosto 2020, il Governo ha approvato il cd. DL agosto che prevede il cambiamento degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni e misure aggiunte per il settore automotive. Bene, per Unrae, il rifinanziamento degli incentivi, gli importi parzialmente maggiorati e il credito di imposta per le colonnine di ricarica. Male invece il ritardo e l’allocazione dei fondi fra le varie fasce

In merito al cd. DL agosto del Governo – che prevede un significativo cambiamento degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, appena entrati in vigore, nonché ulteriori misure per il settore automotiveUnrae, Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, considera molto positivo il rifinanziamento dei fondi per il 2020 (i 50 milioni stanziati per il nuovo Ecobonus sono andati esauriti in una settimana), nonché l’aumento degli importi unitari dei contributi per la neo introdotta fascia 61-90 g/km di emissioni di CO2, anche se, sottolinea nel comunicato stampa del 14 agosto l’Associazione, stupisce un tale cambiamento solo pochi giorni dopo l’approvazione della relativa legge e oggetto del rifinanziamento, per altro la proposta reiteratamente e originariamente formulata da Unrae faceva riferimento al valore di 95 g/km, target europeo per le emissioni medie.

Tuttavia, per Unrae, l’introduzione di un plafond per ogni singola fascia incentivata non rispetta minimamente la reale capacità di assorbimento del mercato. Il Centro Studi e Statistiche Unrae stima infatti che a fine anno avanzeranno svariate decine di milioni sulla porzione da 0 a 60 g/km, mentre potrebbero mancarne anche di più in quella da 61 a 110, di fatto rischiando di impedire l’effettivo rilancio del mercato, le potenzialità reali di ricambio efficace di parco circolante in rapporto alle risorse stanziate e l’extra gettito fiscale che ne dovrebbe conseguire.

Unrae auspica quindi una modifica in sede di conversione, prevedendo un travaso automatico dei fondi all’atto dell’esaurimento di uno dei plafond, per garantire la massima operatività della norma a beneficio dei consumatori, dell’ambiente e della libera concorrenza.

L’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, comunica che, nel metodo, dispiace il fatto che un impianto del genere, con modifiche così ravvicinate, potrà creare disguidi ai consumatori, sviati nelle proprie scelte, e agli operatori, impossibilitati a pianificare le attività produttive e commerciali, tutto ciò amplificato dall’esaurimento degli incentivi in vigore, determinato dal ritardo dell’approvazione del nuovo Decreto. Bene senz’altro l’introduzione di agevolazioni per l’installazione delle colonnine elettriche private, anche se occorreranno investimenti molto più ingenti per lanciare la mobilità a zero emissioni.