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“Champion” nell’accensione

La candela oggi racchiude una forte componente tecnologica e deve rispondere a requisiti sempre più stringenti. Lo hanno potuto riscontrare Eurogamma e i suoi clienti ricambisti in visita allo stabilimento francese Champion a Chazelles sur Lyon

Il distributore toscano Eurogamma, insieme ad alcuni clienti ricambisti, si è recato lo scorso giugno in visita allo stabilimento produttivo Champion a Chazelles sur Lyon, nel quale viene prodotta parte della gamma candele accensione Champion, oggi brand acquisito da Tenneco. I partecipanti hanno potuto visionare in presenza il processo produttivo  a partire dalla selezione delle materie prime utilizzate, per concludere con i severi test di alta tensione a cui la candela Champion viene sottoposta al fine di garantire l’integrità e l’isolamento ceramico.

Spazio anche al confronto con il team internazionale Champion che ha approfondito le caratteristiche tecniche del prodotto, la gamma, gli aspetti commerciali, oltre a rispondere a tutte le domande tecniche dei presenti. Ricordiamo che il marchio Champion rientra nella Divisione Powertrain di Tenneco e in Italia è il magazzino DRiV di Verona, con i suoi 5.000 metri quadrati, ad occuparsi della logistica e della distribuzione dei prodotti. Il magazzino, come ha ricordato Mario Ciardulli, Sales & Key Account Manager di DRiV, viene rifornito settimanalmente dai due grandi “polmoni” di Tenneco in Belgio (magazzino di Willebroek e Sint-Truiden) e dalla Spagna, garantendo la massima disponibilità di prodotto e l’efficienza delle consegne. Tenneco è presente a livello globale con 193 stabilimenti, 40 centri di ricerca e sviluppo e 28 centri di distribuzione.

 

Primo impianto e aftermarket in connessione diretta

Prioritario per il sito produttivo Champion di Chazelles sur Lyon è avere una connessione diretta tra il prodotto di primo impianto e il mondo aftermarket, trasferendo tutto il know how e la reputazione derivati dal rapporto diretto con le Case automobilistiche. Quella del marchio Champion è infatti una storia lunga e gloriosa. Negli ultimi 15 anni in particolare il brand ha visto un forte incremento delle applicazioni OE, come sottolineato da Kristapher Mixell, Global Brand Director and Aftermarket Channel Lead: “Il primo impianto è tornato al centro della strategia aziendale. Il team di ingegneri presente in Europa con a capo Alessandro Pino ha sviluppato ed omologato con i car maker nuove soluzioni OEM. Ciò ha permesso di trasferire l’expertise e la tecnologia del primo impianto direttamente in aftermarket, proponendo un’offerta best in class al mondo della distribuzione e della riparazione”.

A conferma della qualità del prodotto, molteplici marchi di primo impianto attualmente utilizzano le candele Champion. Tra questi BMW con alcune recenti tecnologie sviluppate e prodotte a Chazelles sur Lyon, Gruppo Volkswagen e Renault,i tre principali costruttori americani oltre a numerosi costruttori europei e asiatici.

 

La produzione di una candela nella sua unicità

La produzione di una candela Champion è un processo complesso, che richiede numerosi step e accorgimenti tecnici. Questa visita ha consentito ai ricambisti partecipanti di seguire passo dopo passo tutto il processo produttivo. All’interno dello stabilimento di 18.000 mq vengono prodotti tutti i componenti delle candele attraverso processi industriali quali stampaggio a freddo dell’elettrodo centrale, dell’elettrodo di massa, del terminale alta tensione; stampaggio e tornitura dello “shell” (corpo metallico); produzione della ceramica; saldatura al laser per il riporto di materiali nobili quali il platino sugli elettrodi (al fine di migliorare il profilo di missione e l’accendibilità in camera di combustione) e assemblaggio con confezionamento finale.

Nella prima fase la ceramica viene mescolata a una cera per essere poi pressata, modellata e cotta in forno per 24-36 ore a 1.600 gradi. Oggi più che mai la candela è “motore dipendente”. Maggiore è la performance richiesta da parte del costruttore, più le specifiche tecniche del prodotto dovranno essere elevate: nello specifico, la ceramica dovrà sopportare tensioni da 30 a 34 Kv.

Per la realizzazione degli elettrodi, un filo in lega di nichelio viene estruso in una forma a tazza. All’interno dello stabilimento viene estruso anche il rame, ottimo conduttore che mantiene bassa la temperatura di esercizio degli elettrodi, preservando la candela da usura e corrosione.

Il terminale in acciaio (dove si collega il cavo ad alta tensione o, per le nuove applicazioni, la bobina integrata sul cilindro) viene stampato a freddo, così come il corpo metallico viene estruso (con un processo in 5 fasi) per essere tornito fino ad assumere forma e dimensione finali.

Si passa poi al core assembly, cioè il processo di assemblaggio della ceramica, elettrodo centrale, elettrodo di massa e corpo metallico; in questa fase viene inserito anche il mastice vetroso per la soppressione del radiodisturbo, in modo da non creare interferenze con le centraline. Successivamente si passa alla marcatura laser e all’inscatolamento.

 

La gamma aftermarket Champion

Oltre alle candele, la gamma Champion per l’aftermarket comprende bobine, candelette e cavi, oltre a filtri e frenante. I prodotti Champion hanno un pedigree OE e anche laddove non vi è una presenza diretta nelle applicazioni di primo impianto il team di ingegneri, attraverso il reverse engeneering, ha sviluppato prodotti con le stesse specifiche del prodotto OE. “Le nostre candele hanno tecnologie brevettate e testate e oggi siamo numeri 1 per copertura candele, con un 96% di copertura sulle candele e del 97% sulle candelette; anche su bobine e cavi la copertura è in costante aumento con l’obiettivo di arrivare presto ad un livello ottimale. La stretta collaborazione tra le divisioni primo impianto e aftermarket di Champion ha permesso di razionalizzare la gamma e ampliare via via la copertura; entro circa un anno dal lancio in OE la candela è disponibile nell’aftermarket”, spiega Alessandro Pino. Champion ha stabilimenti produttivi in Nord America, Europa e Cina, per essere vicina agli stabilimenti delle Case automobilistiche e servire tutti i mercati.

 

Lo stabilimento di Carpi dedicato alle bobine

La produzione delle bobine è invece dislocata nello stabilimento di Carpi (43.000 mq), acquisito nel 1994 da Federal Mogul, dotato di magazzino per rifornire tutti i clienti europei. La gamma bobine comprende le bobine con la vecchia tecnologia a doppia uscita, le bobine a quattro uscite per i motori fire, le bobine a “sigaro” per i motori torque e l’ultima generazione dei plug-top coils per i motori attuali. Una gamma molto ampia che copre non solo l’automotive ma anche veicoli pesanti e applicazioni industriali.

L’ultima generazione di bobine plug-top è altamente customizzabile, con un’elettronica integrata che consente di regolare la corrente all’interno della bobina (active coils) o anche bobine “passive” comandate dalla centralina. Recentemente, in risposta allo sviluppo dei motori a idrogeno, sono state sviluppate anche delle specifiche bobine dotate di elettronica integrata che permette di non avere dei ritorni di fiamma nel collettore di aspirazione: l’idrogeno, per la sua specificità chimica, consente una migliore accendibilità rispetto agli altri carburanti. Oltre alle applicazioni benzina e CNG, Champion si sta dunque già preparando per una transizione ai motori all’idrogeno con soluzioni pronte a entrare in produzione. Si sta inoltre sempre di più andando verso lo sviluppo di soluzioni che integrino gruppo bobine e candele, rispondendo all’esigenza dei car maker di rivolgersi ad un “sistemista unico” in grado di fornire loro un prodotto integrato completo che risponda a tutte le loro specifiche, così da ottimizzare anche l’usura delle candele.

Supporti marketing

Prossimamente, come anticipato da Laura Zardini, Marketing Manager di DRiV, Champion si doterà di un nuovo sito web. Banner interattivi, video, contenuti digitali e social, poster tecnici e molti altri materiali, oltre a promozioni e campagne digital, saranno messi a disposizione della distribuzione per spingere il brand Champion. A tutto ciò si aggiunge il portale dedicato all’assistenza e alla formazione tecnica, Garage Gurus, con possibilità di organizzare incontri tecnici sul territorio, corsi online e offline e potere usufruire di un tecnico sempre disponibile per una consulenza