
Martedì 18 marzo, nella cornice dell’Aero Club di Como, Riccardo Califano, presidente e Ceo di Autoluce e il pilota di rally Enrico Guggiari hanno raccontato l’avventura che li vedrà protagonisti al prossimo Panda Raid 2025, dall’11 al 18 aprile
Insieme, Riccardo Califano di Autoluce e il pilota di rally Enrico Guggiari, rispettivamente come navigatore e driver, parteciperanno al Panda Raid 2025, affrontando il deserto marocchino a bordo di una Fiat Panda solo leggermente modificata per effettuare l’impresa.
Alla serata di presentazione, martedì 18 marzo all’Aero Club di Como, c’erano anche Maurizio Verini, amico di Guggiari ed ex campione di rally, vincitore del campionato italiano 1974 e del campionato europeo 1975 su Fiat 124 Abarth Rally.
A condividere questa esperienza sarà un altro “pandino” che ospiterà la coppia Luca Ambrosoli (pilota) e Giorgio Molisano.
All’evento, animato da un nutrito pubblico, anche una serie di aerei privati in riparazione nell’hangar dell’Aero Club di Como (il cui è presidente proprio Enrico Guggiari), tra i quali un gioiello verde del 1934 perfettamente restaurato, di proprietà di un fortunato americano.
Cos’è il Panda Raid
In questo affascinante scenario dedicato al volo i riflettori erano comunque puntati a terra verso le quattro ruote e il Panda Raid, giunto quest’anno alla 17a edizione: una spedizione endurance amatoriale nella quale circa 300 squadre, sfidando la legge del buon senso si imbarcano in un’impresa d’altri tempi a bordo di vecchie Fiat Panda (ma sono accettate anche le Seat Marbella).
Il Panda Raid 2025
- La gara partirà da Almería, in Spagna, sul Mar Mediterraneo, e dopo il trasferimento in nave sino al porto di Nador, nel nord del Marocco, attraverserà il Paese nordafricano terminando sulle rive dell’Oceano Atlantico, sulla spiaggia di Mehdia.
- Gli equipaggi dovranno percorrere circa 2.000 km di cui la metà nel deserto, nell’arco di sei tappe. Una gara di regolarità in cui non conta andare forte, ma completare tutti i checkpoint e rispettare la velocità media in alcuni punti.
- Naturalmente, ispirandosi alle gloriose spedizioni del passato, non c’è Gps o wi-fi, ma solo un roadbook e una bussola per orientarsi.
- E la sera, per ristorarsi, ci si ritrova in bivacchi per un pasto veloce e una doccia, dormendo nella propria tenda in mezzo al deserto. Insomma, non proprio una vacanza rilassante…
L’equipaggio, comunque, può contare sull’esperienza di Enrico Guggiari: classe 1947, è stato un pioniere dello sci nautico, sport nel quale ha conquistato tre titoli nazionali dal 1970 al 1972 e un titolo europeo nel 1975, ma soprattutto è stato un campione di rally, esordendo al Rally di Sanremo del 1976, vincendo la Hong-Kong Pechino, sino alla recente partecipazione alla Pechino-Parigi del 2019.
La spedizione battezzata dall’Aero Club di Como può contare sulla sponsorizzazione di Autoluce, Liqui Moly, Automobile Club Como e Novenove Farm.
a cura di Roberto Barone
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