Mobilità e veicoli connessi: quanto ne sanno gli autoriparatori? Quanti effettuano riparazioni o calibrazioni di sistemi Adas? Quanti utilizzano i dati raccolti in officina? I dati della ricerca del Politecnico di Milano
La grande trasformazione del settore automotive impatta su tutti gli attori della filiera e il rapporto tra autoriparatori e auto connessa è un tema decisivo per il futuro.
Auto connessa: l’approccio degli autoriparatori
Partiamo dai numeri:
- Il 79% degli autoriparatori ha già sentito parlare di veicoli connessi
- Solo il 48% degli autoriparatori ha effettuato riparazioni o calibrazioni di sistemi ADAS
- Tra gli autoriparatori già informati sul tema della connettività, solo il 29% ha avuto modo di lavorarci
- Tra gli autoriparatori già informati e che hanno avuto modo di lavorare su veicoli connessi, il 65% (2 autoriparatori su 3) ha iniziato a sfruttare i dati raccolti all’interno dell’officina
- Guardando al futuro, il 36% degli autoriparatori (poco più di 1 su 3) vede la manutenzione predittiva come un’opportunità di business su cui investire, al netto di alcune difficoltà
- Tra le difficoltà degli autoriparatori nell’affrontare il business della manutenzione predittiva: lo scarso interesse da parte del consumatore (38%) e la mancanza di competenze degli addetti (27%)
Questi alcuni dei dati sul rapporto tra mondo dell’autoriparazione e auto connesse, che emergono della ricerca dell’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano.
La ricerca è stata presentata oggi a Milano, durante il convegno: “Accelerare verso una mobilità connessa e sostenibile: è tempo di cambiare marcia”.
Auto connesse e mobilità in Italia
Secondo i dati dell’Osservatorio Connected Car & Mobility, in Italia:
- il mercato della connected car & mobility è cresciuto del 17% nel 2023, raggiungendo i 2,9 miliardi di €
- a fine 2023, si contano 16,9 milioni di auto connesse, quasi metà di quelle in circolazione (42%), 1 ogni 4 abitanti
- nei 16,9 milioni di auto connesse, 5,1 milioni sono auto nativamente connesse tramite SIM in ambito consumer (+19% vs 2022), 1,5 milioni sono auto aziendali connesse per il fleet management (+25%) e 10,3 milioni di box GPS/GPRS per la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida con finalità assicurative (+3%).
- le soluzioni per l’auto connessa valgono 1,56 miliardi di € (+11% in un anno)
- i sistemi Adas integrati nei nuovi modelli (come frenata automatica d’emergenza o mantenimento del veicolo in corsia), raggiungono i 950 milioni di € (+28%)
- sul fronte dell’auto a guida autonoma, solo il 15% degli utenti è propenso ad utilizzarne una nei prossimi anni
- i principali motivi tra chi è favorevole all’auto a guida autonoma sono: comodità di “poter fare altre attività durante il tragitto” (43%), maggiore sicurezza (34%), possibilità di trovare parcheggio autonomamente (29%).
Smart Mobility e Smart Road
Al convegno si è parlato molto anche di smart Mobility e Smart Road, evidenziando come:
- le soluzioni Smart Mobility nelle città, in primis per la gestione dei parcheggi e la sharing mobility, hanno raggiunto nel 2023 i 400 milioni di €, +18%
- Più della metà dei comuni italiani ha avviato progetti di Smart Mobility, ma il 29% non sfrutta i dati a disposizione
- Il 40% degli italiani ha ridotto l’uso dell’auto a favore di soluzioni più sostenibili, come car sharing o micromobilità
Il settore della mobilità connessa
Così ha commentato Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Connected Car & Mobility:
“Il settore della mobilità connessa continua a crescere, spinto da innovazioni tecnologiche e novità normative”
“Sempre più aziende sono in grado di raccogliere grandi quantità di dati da veicoli e infrastrutture connesse, utilizzabili per offrire nuovi servizi di valore”
“I risultati si vedono: nel 2023 il fatturato della vendita di servizi è cresciuto del 29%, toccando i 620 milioni di euro”
“Sul fronte normativo, incide sia l’obbligo a partire dal 2024 di integrare specifici Adas all’interno di tutte le vetture di nuova immatricolazione sia quello dal 2035 di immatricolare solo veicoli a zero emissioni”
“La connettività avrà un ruolo molto importante nella gestione dei nuovi modelli elettrici e ibridi, e nel garantire scambi di informazioni tra veicolo e infrastruttura”
Automotive, Intelligenza Artificiale e guida autonoma
Giovanni Miragliotta, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Connected Car & Mobility ha spiegato:
“L’Automotive sta attraversando una fase di profonda trasformazione, alimentata dalle pressioni legate alla necessità di ridurre le emissioni inquinanti, dai cambiamenti nelle aspettative dei consumatori e dalle innovazioni tecnologiche. Tra queste spicca l’Intelligenza Artificiale”
“L’AI Generativa è in grado di produrre dati sintetici e sviluppare ambienti di test virtuali, accelerando così lo sviluppo di algoritmi per la guida autonoma in modo più sicuro ed efficiente”
“In sostanza, l’AI potrà generare scenari simulati per testare le proprie capacità, e i dati ricavati potranno essere successivamente utilizzati per ottimizzare continuamente questi ambienti di prova, in un processo ciclico che contribuirà a migliorare sicurezza e diffusione dei veicoli a guida autonoma”
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