Nel calcolo, come sostiene un recente studio, vanno tenute in considerazione le emissioni derivate dall' energia necessaria a produrre il veicolo e ad alimentarlo, e come viene prodotta tale energia
Lo studio ‘Comparative Environmental Life Cycle Assessment of Conventional and Electric Vehicles’ , pubblicato sul Journal of Industrial Ecology, analizza l’impatto ambientale delle auto elettriche nel loro complesso, rilevando che non sono così ecologiche come si può pensare.
E’ stato sostanzialmente calcolata l’equivalente della CO2 emessa nell’intero ciclo di funzionamento dei veicoli, comprendendo sia la fabbricazione degli stessi che la produzione dell’energia con cui vengono fatti funzionare. Solo in pochissime nazioni al mondo (Paraguay, Islanda, Svezia, Brasile e Francia) il livello di CO2 equivalente in g/km resta compreso tra 70 e 93: questo per effetto del mix che determina la produzione di elettricità in questi Paesi: idroelettrica, geotermica o nucleare.
L’Italia si posiziona a metà classifica, con un valore equivalente di 170 g/km di CO2. La Germania sale a 179, la Gran Bretagna a 189 e gli Stati Uniti (dove l’utilizzo del carbone è ancora molto consistente) si arriva addirittura a 202 g/km.
Valori nettamente sopra la soglia anche per Messico (203) e Turchia (204) ma peggio fanno Cina (258), Indonesia (270), Australia (292), Sudafrica (318) e India (370), tutti Paesi fortemente dipendenti dal carbone.
Tutti livelli di emissioni – secondo ‘Comparative Environmental Life Cycle Assessment of Conventional and Electric Vehicles’ molto più alti rispetto ai diesel e ai benzina. Solo una diffusione totale delle rinnovabili potrebbe cambiare tutto lo scenario.
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