Nel 2013 le auto a metano sono aumentate del 16,3% rispetto al 2012. La regione in cui la crescita è stata maggiore è il Piemonte, seguita da Lazio, Basilicata, Puglia e Campania
Nel 2013 in Italia gli autoveicoli a metano immatricolati nuovi insieme a quelli trasformati sono stati 93.534, contro gli 80.452 del 2012; vi è quindi stata una crescita del 16,3%. Questi dati emergono da un’elaborazione dell’Osservatorio Federmetano (struttura di ricerca sul metano per autotrazione).
L’analisi condotta dall’Osservatorio Federmetano ha fornito anche un riepilogo regionale. La regione in cui la crescita degli autoveicoli a metano è stata maggiore è il Piemonte (88%), seguita dal Lazio (con il 72,8%) e da tre regioni del sud: Basilicata (43,6%), Puglia (37,1%) e Campania (24,6%). La presenza di ben tre regioni del meridione tra le prime cinque “più virtuose” è la dimostrazione che anche al sud si sta diffondendo l’uso di questo combustibile alternativo.
Vi sono alcune regioni che presentano dati in controtendenza rispetto all’andamento generale. Tra queste spicca la Valle d’Aosta (-60,0%), seguita da Trentino (-27,3%), Friuli (-20,0%), Liguria (-5,6%) e Toscana (-3,9%). È stata esclusa dall’analisi la Sardegna, perché attualmente non è ancora una regione metanizzata. I veicoli a metano presenti in Sardegna sono sicuramente utilizzati solo a benzina, dato che la regione non è ancora raggiunta dal metanodotto e quindi non sono presenti distributori.
“Nonostante la crisi economica che ha investito duramente il nostro Paese e che ha congestionato il mercato dell’auto – sostiene Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Federmetano – il gradimento degli italiani nei confronti dei veicoli a metano è in aumento. È da mettere in evidenza, poi, che la diffusione del metano si sta allargando sempre di più anche al sud Italia. Le ragioni di fondo di quest’andamento positivo sono da ricercarsi in diversi fattori: il metano offre una grande convenienza economica rispetto alla benzina e al gasolio, garantisce bassi costi di gestione ed è un carburante a basso impatto ambientale che, tra l’altro, consente alle vetture di entrare nei centri storici delle città evitando i normali blocchi del traffico grazie alle emissioni limitate”.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere