Il mercato dell’auto aziendale in Italia è oggi sottodimensionato a causa di un trattamento fiscale penalizzante rispetto agli altri Paesi europeo. ANIASA propone il ripristino della normativa sulla fiscalità dell’auto aziendale ante-Fornero
“Rivedere la fiscalità sull’auto aziendale colmando il gap che ci separa dall’Europa e riduce la competitività delle aziende italiane rispetto ai competitor continentali. Il ‘Piano Auto’ della Commissione Finanze costituisce un segnale concreto e incoraggiante per l’intero settore automotive”.
Sono questi il commento e la proposta illustrati da ANIASA – l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria – nel corso dell’audizione alla VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati sulla “Proposta di Legge 2397” (a firma del Presidente della Commissione Daniele Capezzone), che intende rivedere la fiscalità sull’auto per cittadini e aziende.
“Tutte le manovre fiscali degli ultimi 36 mesi hanno finito per aumentare la tassazione sull’auto, frenando il mercato automotive e del noleggio veicoli e raggiungendo, peraltro, risultati di gettito opposti agli obiettivi iniziali”, ha dichiarato nel corso dell’Audizione il Direttore del noleggio a lungo termine ANIASA – Pietro Teofilatto.
“Il Disegno di Legge denominato ‘Pacchetto Auto’, portato avanti dalla Commissione Finanze”, ha evidenziato il Presidente ANIASA – Fabrizio Ruggiero, “costituisce il primo intervento lungimirante e in controtendenza, in grado di rilanciare l’economia, supportare i consumi di imprese e cittadini e contestualmente di rimpinguare le casse dello stato. Condividiamo gli interventi proposti su bollo auto, IPT e, in particolare, quello sulle auto aziendali“.
Il mercato dell’auto aziendale in Italia è oggi sottodimensionato a causa di un trattamento fiscale penalizzante rispetto agli altri Paesi europei: nel 2013 in Italia, infatti, la deducibilità dei costi auto è stata ridotta in pochi mesi dal 90% al 70% per le auto in pool, dal 40% al 20% per quelle in uso promiscuo (dalla “Legge Fornero” prima e dalla “Legge di Stabilità 2013” poi): in ambito UE arriva fino al 100%.
Nel corso dell’audizione ANIASA ha proposto il ripristino della normativa sulla fiscalità dell’auto aziendale ante-Fornero (riportando la deducibilità dal 20% al 40% e dal 70% al 90%). Secondo le stime elaborate dall’Associazione, infatti, tale intervento in favore delle aziende italiane produrrebbe uno dei seguenti possibili due scenari: il primo, “prudenziale”, con 20.000 immatricolazioni in più per il solo settore del noleggio e un secondo, positivo, con ben 47.000 nuove vetture in più. In entrambe i casi, tale crescita delle immatricolazioni produrrebbe un beneficio per l’Erario netto addizionale (già scontato delle minori entrate dovute alla maggiore deducibilità) rispettivamente di 45 milioni (per le 20mila immatricolazioni) e 107 milioni di euro (per le 47.000).
Senza contare che un allineamento ai parametri europei, sempre presi negli ultimi anni come paradigma assoluto di riferimento per la nostra economia, garantirebbe maggiore competitività alle aziende italiane, libererebbe risorse per investimenti, dando ossigeno anche al mercato dell’auto con vetture più giovani, ecologiche e sicure.
Il settore del noleggio veicoli è oggi uno dei principali contribuenti nazionali con oltre 2 miliardi di euro annui.
Al termine dell’audizione, la Commissione ha evidenziato ed apprezzato il contributo offerto dal noleggio come strumento efficace di correttezza fiscale e di lotta all’elusione e all’evasione e si è ripromessa di approfondire nei dettagli la proposta dell’Associazione.
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