Innovazione e sviluppo dei talenti: questo è il focus di Arval Italia, società leader nel settore del noleggio a lungo termine e nei servizi di mobilità.
La cultura aziendale di Arval si fonda sull’idea che sono le persone a contribuire al successo dell’azienda, ognuna con la propria esperienza, le proprie aspirazioni e le proprie competenze.
L’innovazione parte dall’individuazione dei talenti e dalla meritocrazia, proprio per questo l’azienda lancia un modello di recruitment innovativo, siglando una partnership con “Just Knock”, piattaforma online di Blind Recruitment che permette ai candidati di inviare le proprie idee in risposta a business case aziendali. I progetti inviati sulla piattaforma vengono valutati da Arval completamente “al buio”, senza che l’identità del candidato possa in alcun modo influire. Lo scopo è premiare le competenze, la motivazione e le idee dei candidati, eliminando i pregiudizi.
E chi meglio di un collaboratore Arval, che conosce la realtà aziendale e le sue esigenze, può individuare i nuovi talenti in grado di accrescere il valore della squadra? Da questa riflessione nasce You Scout, l’iniziativa che permette ai dipendenti di segnalare persone da loro conosciute in linea con la cultura aziendale e con la posizione vacante.
Arval sviluppa inoltre costantemente i propri talenti interni puntando sulla job rotation interna come asset fondamentale per la crescita: nell’ultimo anno il 32% degli oltre 1.000 collaboratori di Arval Italia ha cambiato la propria mansione, stimolando così la motivazione al lavoro e accrescendone le conoscenze. Anche in quest’ambito Arval ha avviato un modello innovativo di Blind Audition, che permette ai dipendenti di candidarsi in forma anonima per le posizioni aperte presentando le proprie idee.
Le novità di Arval Italia non si fermano qui! Sono state infatti ideate nuove logiche per la fruizione degli spazi di lavoro in un’ottica di Smart Space: approccio innovativo che classifica gli spazi in base alle esigenze lavorative.
Nuovi uffici, sviluppati secondo queste logiche, sono stati inaugurati nella zona Fiera di Verona, città che ospita uno dei quattro hub dell’azienda insieme a Firenze, Milano e Roma.
All’interno dei nuovi spazi le postazioni non sono assegnate, per favorire il più possibile la condivisione e la collaborazione tra colleghi. Sono state previste aree dedicate al lavoro comune, sale meeting modulabili, chat sofà per piccole riunioni, tavoli di co-working, una Silent Room – nella quale vige la regola del silenzio per i lavori che necessitano di concentrazione – e una Phone Booth, spazio dedicato alle conversazioni telefoniche per cui è fondamentale la riservatezza.
Le nuove logiche di fruizione degli spazi fisici negli uffici di Verona si inseriscono in un percorso più ampio di valorizzazione e sviluppo manageriale delle persone che, se da un lato mirano a creare un ambiente di lavoro sempre più dinamico, dall’altro vedono come innovazione fondamentale l’avvio di una fase di sperimentazione sullo smart working, come filosofia manageriale tesa ad un’ulteriore evoluzione dell’azienda sullo sviluppo della cultura del risultato.
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