Attualità

L’antitrust sanziona Dr perchè fa credere che le auto sono prodotte in Italia

Sotto accusa anche la carenza di ricambi che crea ritardi nelle riparazioni

L’antitrust ha sanzionato Dr Automobiles S.r.l.e la sua controllata DR Service & Parts S.r.l. per pratiche commerciali scorrette. Il Costruttore, secondo quanto riporta l’ANSA,  è infatti accusato di aver utilizzato , a partire dal 2021, una comunicazione mediatica e commerciale fuorviante facendo credere che le auto a marchio Dr e Evo fossero prodotte in Italia anzichè in Cina. L’ antitrust ha sottolineato infatti che le auto sono tutte prodotte in Cina e solo alcune finiture sarebbero invece effettuate in Italia. Nel mirino dell’ autorità anche la cronica carenza di pezzi di ricambio (a partire dal 2022) e anche l’ assistenza post-vendita, che mancherebbe di un adeguato supporto tecnico e formazione da parte della Casa madre alla rete di concessionari e riparatori. Tutto questo, secondo l’antitrust, si sarebbe tradotto in un danno per i consumatori. La sanzione prevista è di 6 milioni di euro, con 60 giorni di tempo per Dr per comunicare le azioni intraprese per porre fine a queste condotte.

La reazione di Dr alla multa dell’ antitrust

Immediata la reazione di Dr, che in una afferma che “prende atto della decisione dell’AGCM, pur non condividendola nel merito, ragione per cui si accinge ad impugnarla”. Viene inoltre precisato che “la delocalizzazione in Estremo Oriente di parte della produzione delle autovetture (pratica comune nel settore automotive) commercializzate da DR Automobiles Groupe non è mai stata celata al pubblico. Al tempo stesso, le campagne advertising non hanno mai inteso pubblicizzare una pretesa integrale fabbricazione delle autovetture in Italia, quanto sottolineare il forte legame del gruppo automobilistico con il nostro Paese e la regione Molise sotto il profilo proprietario e storico”.

Problemi nella fornitura dei ricambi Dr

Per Federcarrozzieri, invece, la decisione dell’ Antitrust conferma i problemi riscontrati dalle carrozzerie sulla fornitura dei pezzi di ricambio delle vetture a marchio Dr e Evo, che hanno causato forti ritardi nelle riparazioni.