Nel 2016 il mercato dell'aftermarket automobilistico italiano ha registrato una contrazione del giro d'affari del 3,6% su quello dell'anno precedente che viaggiava intorno ai 12,6 miliardi di euro (dati GiPA Italia). Ma nulla di preoccupante, per ANFIA si tratta di fenomeno congiunturale e legato a un comparto dall’andamento ciclico e come tale va vissuto. Nel dettaglio, i dati raccolti dall'Associazione Nazionale fra Industrie Automobilistiche, evidenziano un primo trimestre negativo (-2,8%), a cui ha fatto seguito un secondo trimestre stabile (+0,03%), mentre nella seconda parte dell’anno si sono susseguiti un terzo trimestre in calo del 5% e un quarto trimestre ulteriormente in flessione del 6,4%. Ma non tutte le categorie di ricambi hanno subito rallentamenti: alcuni segmenti sono stati piuttosto vivaci. A riportare la crescita maggiore sono stati i componenti elettrici ed elettronici (+4,7%), che hanno recuperato il calo del 7,4% registrato nel 2015. Seguono i componenti di carrozzeria e abitacolo, in rialzo del 2,8% dopo un 2015 che aveva chiuso a +13,4%, e i componenti motore, che sono lievitati del 2,5% (+9,4% nel 2015), mentre quelli undercar hanno archiviato il 2016 con un +1,4% (+4,6% nel 2015). L’unica categoria in flessione è stata quella dei materiali di consumo, che ha registrato una contrazione del 10,7% contro il risultato positivo del 2015 (+2,5%).
I mercati esteri nel mirino
A livello mondiale il settore gode di ottima salute, basti dire che vale qualcosa come 440 miliardi di euro secondo il portale Statista. Un piccolo tesoretto che, in base alle stime fatte dal Global Industry Analysts, potrebbe arrivare a quota 640 miliardi entro il 2020. Non stupisce, quindi, che le imprese italiane abbiano iniziato a guardare con interesse oltrefrontiera, anche a quelle piazze finora poco considerate, come quella di Dubai dove la fiera Automechanika, organizzata da Messe Frankfurt nella città degli Emirati Arabi Uniti, negli ultimi due anni ha registrato un successo crescente. Ad attirare in quest'area del globo tanti operatori del settore sono state le prospettive di crescita promesse dal segmento relativo ai ricambi delle auto di alta gamma, che in base ad alcune ricerche di settore, sarà quello destinato a registrare la crescita più sostenuta nei prossimi anni. La conferma arriva da Frost & Sullivan, società di consulenza statunitense specializzata in ricerche d mercato, in base alla quale in quest’area il comparto dei ricambi nel 2020 andrà oltre i 15 miliardi di euro, dagli 8,4 miliardi del 2013.
Evoluzione e innovazione
Che si tratti di mercato interno o estero una cosa è certa: sulla crescita futura dell'aftermarket automobilistico peserà sempre di più l'innovazione e la qualità dei prodotti, come del resto richiesto dall’elevata competitività del segmento auto. Come sottolineato anche dall’Anfia, l’approccio delle Case costruttrici è caratterizzato dall’orientamento alla qualità, all’efficienza e all’affidabilità dei prodotti, con un conseguente allungamento del ciclo di vita di alcuni componenti. L’innovazione tecnologica e il ruolo sempre più centrale dell’elettronica e della telematica, inoltre, hanno contribuito a ridurre il margine d’errore umano negli interventi di manutenzione e riparazione o montaggio, implicando anche un importante adeguamento delle competenze del mondo dell’autoriparazione, sempre più impegnato nel posizionamento su un alto livello di servizio per la fidelizzazione dei clienti. E gli operatori più evoluti del segmento aftermarket hanno capito per tempo che quest'ultima è la direzione da prendere per non perdere quote di mercato.
Un esempio viene da KYB, società che batte bandiera giapponese e che con i suoi 11.370 dipendenti sparsi nei suoi 15 stabilimenti in tutto il mondo, fattura oltre 2,6 miliardi di dollari, dei quali il 60% proviene dalle vendite di ammortizzatori per uso automobilistico. La multinazionale giapponese, infatti, da qualche anno si è particolarmente concentrata sulla qualità, non solo dei prodotti offerti, ma anche dei servizi e dell'assistenza. Obiettivo: facilitare il lavoro delle officine trasformandole in punti di riferimento sul mercato anche per gli automobilisti più esigenti. In questa direzione, KYB ha recentemente deciso di mettere a disposizione dei suoi clienti tutte le immagini del catalogo online in formato tridimensionale. Si tratta della più ampia gamma di prodotti oggi disponibili nell’aftermarket europeo. Un servizio estremamente innovativo che aiuta concretamente gli operatori del settore. D'ora in poi, infatti, per i meccanici sbagliare pezzo di ricambio sarà praticamente impossibile. E' infatti sufficiente confrontare l’ammortizzatore da sostituire con l’immagine 3D che ruota a 360° sullo schermo del pc, per capire all'istante quale modello scegliere. Un'operazione semplice che fa risparmiare tempo in officina e riduce in modo considerevole il numero di resi, consentendo così al meccanico di organizzare in modo più razionale l'approvvigionamento dei prodotti e ridurre il magazzino. Le immagini 3D dell'ampio catalogo KYB online sono solo la più recente di numerose iniziative tese a instaurare con gli operatori del settore un rapporto costruttivo e una formazione continua. La società, infatti, da diversi anni offre anche pratici video tutorial che permettono ai meccanici di scoprire le particolarità tecniche e meccaniche dei vari prodotti in modo da effettuare la sostituzione nel modo più opportuno. A oggi sono oltre 120 i video tutorial presenti sul canale YouTube di KYB Europe e i numeri confermano che la scelta di formazione strategica seguita dalla società funziona, visto che le visualizzazioni hanno superato la soglia di 1,5 milioni. Risultato che ha spinto l'azienda a proseguire anche su questa strada.
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