Secondo l'ACI è necessario stringere le norme per le iscrizioni al registro della auto storiche: solo 800.000 dei 4 milioni di veicoli ultraventennali che circolano in Italia hanno un reale valore storico
C’è una netta differenza tra auto “storiche” e auto semplicemente “vecchie”. A dirlo è l’ACI, secondo cui è necessario stringere le norme per le iscrizioni al registro della auto storiche, perche’ solo 800.000 dei 4 milioni di veicoli ultraventennali oggi circolanti in Italia hanno un reale valore storico. “Gli altri 3,2 milioni sono solo auto vecchie, poco sicure, che girano tutti i giorni, inquinano e vanno rottamate”, ha detto il presidente Angelo Sticchi Damiani alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati intervenendo sui tributi dell’auto.
Ai parlamentari il presidente dell’ACI ha anche proposto di affidare al Pubblico Registro Automobilistico il controllo preventivo sulla copertura assicurativa dei veicoli, per far fronte al gravissimo problema dei veicoli che circolano senza rc-auto, che oggi, secondo le stime, si aggirano intorno ai 4 milioni.
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