Il Regolamento Europeo per l’accesso equo ai dati di bordo dei veicoli è ancora fermo in Commissione Europea. Nonostante tutte le associazioni dell’aftermarket indipendente ne sollecitino l’urgenza
La Commissione Europea si è espressa a favore del Regolamento Europeo per l’accesso equo ai dati di bordo dei veicoli prodotti dalle vetture.
Ma la sua adozione è ancora congelata. Così l’11 ottobre scorso, le associazioni europee di fornitori servizi indipendenti (Indipendent Service Providers ISP) hanno nuovamente sollecitato la presidente Von der Leyen per assicurarsi che l’accesso ai dati di bordo dei veicoli sia una priorità.
La presidente dovrebbe includere l’adozione del Regolamento Europeo per l’accesso equo ai dati di bordo nel suo piano per i primi 100 giorni del nuovo mandato.
Anche le associazioni italiane alleate in AFCAR Italia (parte di AFCAR Europe) – ADIRA, AICA, CNA Autoriparazione e ADPA – si sono unite all’appello, perché il Regolamento venga al più presto emanato.
Questo infatti sbloccherebbe il pieno potenziale dell’economia basata sui dati della filiera automotive, in Europa e in Italia.
Perché è urgente il Regolamento Europeo sull’accesso ai dati bordo
La necessità del Regolamento Europeo sull’accesso ai dati bordo è già stata confermata in via definitiva dalla Commissione.
La Commissione Europea, infatti, ha riconosciuto che la competitività nel settore dei servizi automotive si basa essenzialmente sull’accesso equo ai dati generati dai veicoli e alle funzioni di bordo.
Nel mercato europeo dei servizi automobilistici basati sui dati, costituito da:
- manutenzione
- riparazione
- editoria di dati tecnici
- sviluppo di nuove soluzioni informatiche
- ricerca e sviluppo di ricambi
- ricerca e sviluppo di strumenti diagnostici innovativi
continua ad esistere una barriera persistente alla competitività.
La Commissione, inoltre, a fine 2023 ha ritenuto non sufficiente il quadro normativo esistente ai fini della tutela dei consumatori e degli operatori dell’aftermarket indipendente.
AFCAR ribadisce che il Regolamento Europeo sull’accesso ai dati bordo – Data Act – e le altre norme europee relative alla galassia della data explosion vanno assolutamente integrate da un SSL (Sector Specific Legislation).
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